Francesco Leone Commercialista

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Ogni azienda è il frutto di un’idea, un’intuizione o nasce dall’attenta osservazione del mercato e dei bisogni che esso esprime.

L’imprenditore deve concretizzare questa idea per poter creare la sua impresa.

Il business plan è lo strumento più adatto al fine di verificare se ci possono essere potenziali clienti, possibili investitori o potenziali  concorrenti.

Per poter redigere un buon business plan, questo deve essere caratterizzato da:

  • CHIAREZZA : il linguaggio del business plan deve essere facilmente comprensibile, chiaro e semplice , senza fraintendimenti. Il documento deve essere breve ma i contenuti devono essere quelli essenziali;
  • CREDIBILITA’ : sia le attività elencate e che si intendono svolgere , sia i budget di spesa previsti , sia le risorse umane e tecniche coinvolte devono essere realistici e fattibili;
  • COMPLETEZZA : fornire tutte le informazioni utili alla creazione ed alla comprensione dell’idea da parte di chi legge il documento.

Il business plan è uno strumento di pianificazione strategica dell’impresa, e , pertanto, deve essere sempre aggiornato. Il documento può essere utilizzato come strumento di verifica, si può controllare, ogni semestre od ogni anno, se gli obiettivi prefissati inizialmente sono stati raggiunti oppure andrebbero riviste alcune azioni: si potrebbero misurare gli scostamenti e decidere sulle misure da adottare.

Il business plan può essere  inteso anche come strumento finanziario. Il motivo fondamentale che spinge le aziende a redigere il business plan è proprio quello di reperire e ottenere fonti di finanziamento sia dal sistema bancario che presso altri investitori o con l’ingresso di nuovi soci nel capitale .

Il business plan è generalmente costituito da 3 parti:

Una parte introduttiva, dove si trova una descrizione sintetica dell’idea che si intende realizzare, una descrizione generale dell’azienda e dei prodotti /servizi da offrire;

Una parte tecnico –operativa, in cui si analizza il piano di marketing, il piano operativo e l’organizzazione dell’azienda;

Una parte quantitativo – monetaria in cui è sviluppato il piano economico –finanziario.

La parte introduttiva ha la funzione di definire l’idea che l’imprenditore intende realizzare. È sostanzialmente mirata a suscitare interesse in chi legge per cui deve essere scorrevole, trasmettere importanza e fornire informazioni veritiere. La descrizione generale dell’impresa e dei prodotti /servizi offerti deve fornire indicazioni dettagliate, in particolare qual è il mercato di sbocco, i potenziali clienti, le caratteristiche del prodotto /servizio offerto.

La parte tecnico –operativa ha il compito di analizzare la reale fattibilità dell’idea. Si attua con il piano di marketing, che illustra le strategie da mettere in pratica, le opportunità di inserimento in un mercato, le previsioni di vendita; con il piano operativo, che mostra le modalità con cui l’impresa intende produrre il prodotto o fornire il servizio, si affrontano problemi legati all’organizzazione del lavoro e del capitale e all’assistenza post –vendita.

La parte quantitativo –monetaria ha lo scopo di sviluppare previsioni economico – finanziarie dell’impresa e si concretizza con conto economico, stato patrimoniale, analisi degli indici di bilancio.

È indispensabile corredare il documento di un indice all’inizio che indica tutte le sezioni del documento e,  l’appendice alla fine per specificare gli allegati utili alla valutazione del business plan.

In definitiva, il business plan ha una funzione interna, in quanto l’imprenditore è in grado in ogni momento di sapere cosa e come operare; e una funzione esterna, di comunicazione a potenziali investitori, clienti, fornitori, banche.

Un buon Business Plan , scritto bene, corretto nei contenuti e con un’idea valida di impresa è la prima pietra su cui costruire la tua Impresa di  SUCCESSO  !

www.francescoleonecommercialista.it

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