Francesco Leone Commercialista

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In vista della piena ripresa operativa delle aziende, degli studi professionali e della maggior parte delle attività economiche dopo la canonica pausa estiva, appare utile puntare l’attenzione su alcune azioni che è opportuno mettere in atto sia per riprendere proficuamente la piena attività sia per sfruttare l’occasione di fare un “tagliando” alla propria gestione aziendale.

Con un occhio particolare alle prospettive del proprio business nel breve, medio e lungo termine.

Vediamo insieme alcune azioni da porre in essere:

  1. Valutazione delle prestazioni e obiettivi: Intraprendere una valutazione delle prestazioni dei dipendenti e una revisione degli obiettivi aziendali. Questo aiuta a monitorare i progressi, identificare le sfide e stabilire nuovi traguardi per il periodo successivo alle ferie. Una chiara comunicazione sugli obiettivi rinnovati aiuta a mantenere tutti focalizzati e motivati.

In questo ambito, vale la pena sottolineare che, in affiancamento a tutte le tematiche e le riflessioni in ambito di soft skills e di qualità delle prestazioni, le aziende sono fatte di numeri: quantità di ore lavorate, quantità di prodotti costruiti o di servizi erogati, fatturati e margini conseguiti e così via.

Pertanto, una cultura aziendale che punti la giusta attenzione su ciò che l’azienda effettivamente consegue come risultati e dove può realisticamente pensare di puntare nel futuro è, indubbiamente, da favorire e premiare.

Nel business non basta essere buoni, bisogna anche essere bravi.

2. Rivedere e ottimizzare i processi: Questo è il momento ideale per esaminare i processi aziendali esistenti e identificare aree di inefficienza o opportunità di miglioramento. L’obiettivo è semplificare le operazioni, ridurre gli sprechi e ottimizzare i flussi di lavoro, contribuendo così a una maggiore produttività.

La scalabilità dei business e delle aziende è, pressappoco, un mito, perché difficile da realizzare concretamente, con le dovute ottime eccezioni, e perché si scontra spesso con l’istinto “personalistico” di chi l’impresa l’ha fondata e la gestisce.

In ogni caso, un focus sui processi, sul controllo di gestione, sulla revisione delle aree operative e dei relativi costi e ricavi è essenziale.

Se è difficile farlo con l’auto in corsa, può essere ottimo farlo quando la macchina – azienda si sta rimettendo in moto dopo le ferie.

3. Comunicazione interna ed esterna: Riavviare le comunicazioni interne ed esterne è cruciale. Assicurarsi che i dipendenti siano informati sui recenti sviluppi aziendali, sui cambiamenti nei processi e sugli obiettivi. Nei confronti dei clienti, una comunicazione chiara e coinvolgente sui nuovi prodotti o servizi può contribuire a rafforzare la relazione.

Comunicare, comunicare, comunicare!

Se il team non sa dove l’azienda vuole andare, non saprà neanche se e dove sta sbagliando; inoltre, la comunicazione interna tiene salda la squadra, rafforza i rapporti interpersonali e può dare una marcia in più alla qualità del lavoro.

Allo stesso modo è assolutamente necessario comunicare con i clienti.

Spesso le aziende si affannano a cercare “nuovi clienti” mentre potrebbe essere meno costoso e più proficuo coltivare al meglio la comunicazione con i clienti esistenti, al fine di mantenerli fidelizzati, comunicare offerte e promozioni, presentare nuovi prodotti e servizi e lavorare sul brand aziendale.

L’importante, è non sbagliare la comunicazione e far si che la stessa si riveli un boomerang.

4. Formazione e sviluppo: Investire nella formazione continua dei dipendenti. Questo può essere fatto attraverso workshop, corsi online o sessioni di coaching. Il periodo post-ferie è un buon momento per acquisire nuove competenze o migliorare quelle esistenti, contribuendo così a un team più competente e motivato.

Oggi più che mai il tema della formazione e della crescita delle conoscenze, sia in tema di hard skills che di soft skills, è centrale.

L’enorme numero di dimissioni, la tentazione di un perenne smart working, la ricerca di impieghi sempre, e giustamente, più confacenti alle proprie conoscenze, interessi e aspirazioni indicano chiaramente che bisogna investire sulla formazione delle risorse umane in maniera massiccia e mirata ad ottenere persone che lavori con competenze, soddisfazione e focus sui risultati.

E’ facile? No.

E’ necessario? Assolutamente SI!

5.Valutazione finanziaria e pianificazione: Fare una revisione dettagliata della situazione finanziaria dell’azienda. Questo aiuta a identificare eventuali variazioni rispetto ai budget previsti e a prendere decisioni informate riguardo agli investimenti futuri. Una pianificazione finanziaria accurata è essenziale per una gestione aziendale sostenibile.

Si possono fare mille progetti in azienda, a maggior ragione dopo un periodo di sperato relax.

L’unico difetto dei progetti è che, in genere, hanno bisogno di risorse: economiche, finanziarie, di tempo, di risorse umane.

In qualche modo, è difficile tirare fuori qualcosa di interessante completamente gratis.

Pertanto, grande attenzione va posta sul controllo della gestione aziendale, sulle effettive risorse disponibile e sulla loro prevedibile evoluzione, sia nel breve che nel medio termine.

Pianificare, calcolare, rivedere, ricalcolare, fare scelte o sacrificare altre scelte può apparire noioso e frustrante.

Spesso, però, questo modo di fare salve le aziende e le fa prosperare.

Pensaci!

Come menù per il rientro dalle ferie è abbastanza ricco.

Se lo attui per intero, certamente, non farai indigestione ma il tuo business ti ringrazierà.

Francesco Leone